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Seguendo gli itinerari di altri emigranti originari dei baliaggi svizzeri a sud delle Alpi, che si dirigevano verso centri del Sacro Romano Impero Germanico, a inizio Settecento membri del casato Pedrazzini di Campo Vallemaggia si spinsero fino nella città di Kassel, dove fondarono un negozio di prodotti coloniali. Sotto l’insegna «Gaspard Pedrazzini & Fils» nacque così un’attività imprenditoriale di successo destinata a durare per più di un secolo fino agli anni 1830. L’indagine sulle vicende dei mercanti migranti si basa sullo spoglio di un ricco archivio familiare, un unicum nel panorama alpino, la cui documentazione inedita è composta soprattutto da corrispondenza. Le fonti attestano come per i Pedrazzini il villaggio alpino e il centro di emigrazione non costituissero due momenti separati, bensì due poli interdipendenti di un unico sistema. La reputazione e l’agiatezza raggiunte a Kassel andarono infatti a confermare nel tempo la loro appartenenza alla comunità natia, dove essi assunsero un ruolo di peso quali esponenti del notabilato locale, divenendo interlocutori rispettati dalle autorità balivali ed elvetiche. I loro possedimenti nei baliaggi sudalpini, la rete creditizia, il mecenatismo, le caratteristiche del loro insediamento a Campo con l’edificazione delle imponenti dimore gentilizie, sono tutti indizi di un investimento considerevole nel luogo d’origine. Da tale radicamento trasse a sua volta slancio e vigore l’avventura imprenditoriale dei Pedrazzini nella città tedesca, in un continuo interscambio che invita a riconsiderare l’opposizione tra mobilità e appartenenza.
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Seguendo gli itinerari di altri emigranti originari dei baliaggi svizzeri a sud delle Alpi, che si dirigevano verso centri del Sacro Romano Impero Germanico, a inizio Settecento membri del casato Pedrazzini di Campo Vallemaggia si spinsero fino nella città di Kassel, dove fondarono un negozio di prodotti coloniali. Sotto l’insegna «Gaspard Pedrazzini & Fils» nacque così un’attività imprenditoriale di successo destinata a durare per più di un secolo fino agli anni 1830. L’indagine sulle vicende dei mercanti migranti si basa sullo spoglio di un ricco archivio familiare, un unicum nel panorama alpino, la cui documentazione inedita è composta soprattutto da corrispondenza. Le fonti attestano come per i Pedrazzini il villaggio alpino e il centro di emigrazione non costituissero due momenti separati, bensì due poli interdipendenti di un unico sistema. La reputazione e l’agiatezza raggiunte a Kassel andarono infatti a confermare nel tempo la loro appartenenza alla comunità natia, dove essi assunsero un ruolo di peso quali esponenti del notabilato locale, divenendo interlocutori rispettati dalle autorità balivali ed elvetiche. I loro possedimenti nei baliaggi sudalpini, la rete creditizia, il mecenatismo, le caratteristiche del loro insediamento a Campo con l’edificazione delle imponenti dimore gentilizie, sono tutti indizi di un investimento considerevole nel luogo d’origine. Da tale radicamento trasse a sua volta slancio e vigore l’avventura imprenditoriale dei Pedrazzini nella città tedesca, in un continuo interscambio che invita a riconsiderare l’opposizione tra mobilità e appartenenza.
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Seguendo gli itinerari di altri emigranti originari dei baliaggi svizzeri a sud delle Alpi, che si dirigevano verso centri del Sacro Romano Impero Germanico, a inizio Settecento membri del casato Pedrazzini di Campo Vallemaggia si spinsero fino nella città di Kassel, dove fondarono un negozio di prodotti coloniali. Sotto l’insegna «Gaspard Pedrazzini & Fils» nacque così un’attività imprenditoriale di successo destinata a durare per più di un secolo fino agli anni 1830. L’indagine sulle vicende dei mercanti migranti si basa sullo spoglio di un ricco archivio familiare, un unicum nel panorama alpino, la cui documentazione inedita è composta soprattutto da corrispondenza. Le fonti attestano come per i Pedrazzini il villaggio alpino e il centro di emigrazione non costituissero due momenti separati, bensì due poli interdipendenti di un unico sistema. La reputazione e l’agiatezza raggiunte a Kassel andarono infatti a confermare nel tempo la loro appartenenza alla comunità natia, dove essi assunsero un ruolo di peso quali esponenti del notabilato locale, divenendo interlocutori rispettati dalle autorità balivali ed elvetiche. I loro possedimenti nei baliaggi sudalpini, la rete creditizia, il mecenatismo, le caratteristiche del loro insediamento a Campo con l’edificazione delle imponenti dimore gentilizie, sono tutti indizi di un investimento considerevole nel luogo d’origine. Da tale radicamento trasse a sua volta slancio e vigore l’avventura imprenditoriale dei Pedrazzini nella città tedesca, in un continuo interscambio che invita a riconsiderare l’opposizione tra mobilità e appartenenza.
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Starting from the end of the Middle Ages and throughout the early modern era, there was a vast diffusion of the letter form, developed in the chancelleries of European courts and among elites according to canons that blended the rhetoric and chancery tradition with humanistic knowledge. The epistolary style suits the transmission of information and political decisions as well as a frequent exchange of everyday life news, revealing, at both public and private levels, a web of interpersonal relationships and, along with it, evidence of feelings that create ‘emotional communities’ to which, in many of the cases examined here, individuals looking for social recognition belong.
History of education --- Educational: History --- History of education, Europe XIV-XVIII centuries --- History of childhood, Europe XIV-XVIII centuries --- History of the family, Europe XIV-XVIII centuries --- Epistolary exchanges --- Educational strategies during the Ancien Régime --- Pedagogical practices for the élites --- Educational devices in the court society --- The ages of life and the construction of social roles --- Epistolary novels --- History of educational historiography
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Starting from the end of the Middle Ages and throughout the early modern era, there was a vast diffusion of the letter form, developed in the chancelleries of European courts and among elites according to canons that blended the rhetoric and chancery tradition with humanistic knowledge. The epistolary style suits the transmission of information and political decisions as well as a frequent exchange of everyday life news, revealing, at both public and private levels, a web of interpersonal relationships and, along with it, evidence of feelings that create ‘emotional communities’ to which, in many of the cases examined here, individuals looking for social recognition belong.
History of education, Europe XIV-XVIII centuries --- History of childhood, Europe XIV-XVIII centuries --- History of the family, Europe XIV-XVIII centuries --- Epistolary exchanges --- Educational strategies during the Ancien Régime --- Pedagogical practices for the élites --- Educational devices in the court society --- The ages of life and the construction of social roles --- Epistolary novels --- History of educational historiography
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Starting from the end of the Middle Ages and throughout the early modern era, there was a vast diffusion of the letter form, developed in the chancelleries of European courts and among elites according to canons that blended the rhetoric and chancery tradition with humanistic knowledge. The epistolary style suits the transmission of information and political decisions as well as a frequent exchange of everyday life news, revealing, at both public and private levels, a web of interpersonal relationships and, along with it, evidence of feelings that create ‘emotional communities’ to which, in many of the cases examined here, individuals looking for social recognition belong.
History of education --- Educational: History --- History of education, Europe XIV-XVIII centuries --- History of childhood, Europe XIV-XVIII centuries --- History of the family, Europe XIV-XVIII centuries --- Epistolary exchanges --- Educational strategies during the Ancien Régime --- Pedagogical practices for the élites --- Educational devices in the court society --- The ages of life and the construction of social roles --- Epistolary novels --- History of educational historiography --- History of education, Europe XIV-XVIII centuries --- History of childhood, Europe XIV-XVIII centuries --- History of the family, Europe XIV-XVIII centuries --- Epistolary exchanges --- Educational strategies during the Ancien Régime --- Pedagogical practices for the élites --- Educational devices in the court society --- The ages of life and the construction of social roles --- Epistolary novels --- History of educational historiography
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Censorship --- Prohibited books --- Censorship. --- Prohibited books. --- History. --- Europe. --- Canoniek zakenrecht: censuur; verboden boeken; index--(canon 1384-1405) --- 348.416.4 Canoniek zakenrecht: censuur; verboden boeken; index--(canon 1384-1405) --- 098.1 --- 348.416.4 --- 098.1 Verboden boeken --- Verboden boeken --- Banned books --- Bibliography --- Books, Prohibited --- Censorship of the press --- Children's literature --- Condemned books --- Press --- Books and reading --- Illegal libraries --- Book censorship --- Books --- Literature --- Literature and morals --- Anticensorship activists --- Challenged books --- Expurgated books --- Intellectual freedom --- History --- Law and legislation --- Censure --- Livres --- Ancien regime
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