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Il volume contiene le lettere scritte da Scipio Slataper (1888-1915) alle «tre amiche» triestine, Anna Pulitzer, Elody Oblath e Gigetta (Luisa) Carniel, tra l'estate del 1909 e il 3 dicembre 1915, quando egli cadde in combattimento sul Podgora, in vista del tanto amato Carso triestino. In queste lettere, che fungono anche da pagine di diario poiché in Scipio sovente la lettera è un "di sé a sé stesso", si rispecchia un'incandescente vicenda esistenziale ed intellettuale: di amicizia, di amore, di dolore, di ricerca del senso della vita, di impegno culturale e civile, di creazione artistica; mentre le ultime, a Gigetta, testimoniano i pochi mesi di vita al fronte. La cognizione del dolore, e quindi della vita, che gli venne dalla tragica morte di Anna, con cui visse una brevissima storia d'amore, fece riconoscere a Scipio il senso e il valore, e quindi il compito, da dare alla propria esistenza: amare gli uomini e operare per il loro bene. Una nozione più ampia e inclusiva dell'amore, che trascende quello a due, dall'estate del 1911, ricambiato, per Gigetta, ch'egli sposò nel settembre del 1913, mentre a Elody continuò a legarlo un'amicizia vera e profonda, «provata su tutti i frangenti». This volume presents the letters (approximately 600) that Scipio Slataper wrote between late 1909 and December 1915 to his "three friends" from Trieste, Anna Pulitzer, Gigetta (Luisa) Carniel, and Elody Oblath. These letters bring to light complex existential and intellectual storylines: of friendship, love, and pain, of the search of the purpose of life, cultural commitment, and artistic creation.
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Il volume contiene le lettere scritte da Scipio Slataper (1888-1915) alle «tre amiche» triestine, Anna Pulitzer, Elody Oblath e Gigetta (Luisa) Carniel, tra l'estate del 1909 e il 3 dicembre 1915, quando egli cadde in combattimento sul Podgora, in vista del tanto amato Carso triestino. In queste lettere, che fungono anche da pagine di diario poiché in Scipio sovente la lettera è un "di sé a sé stesso", si rispecchia un'incandescente vicenda esistenziale ed intellettuale: di amicizia, di amore, di dolore, di ricerca del senso della vita, di impegno culturale e civile, di creazione artistica; mentre le ultime, a Gigetta, testimoniano i pochi mesi di vita al fronte. La cognizione del dolore, e quindi della vita, che gli venne dalla tragica morte di Anna, con cui visse una brevissima storia d'amore, fece riconoscere a Scipio il senso e il valore, e quindi il compito, da dare alla propria esistenza: amare gli uomini e operare per il loro bene. Una nozione più ampia e inclusiva dell'amore, che trascende quello a due, dall'estate del 1911, ricambiato, per Gigetta, ch'egli sposò nel settembre del 1913, mentre a Elody continuò a legarlo un'amicizia vera e profonda, «provata su tutti i frangenti». This volume presents the letters (approximately 600) that Scipio Slataper wrote between late 1909 and December 1915 to his "three friends" from Trieste, Anna Pulitzer, Gigetta (Luisa) Carniel, and Elody Oblath. These letters bring to light complex existential and intellectual storylines: of friendship, love, and pain, of the search of the purpose of life, cultural commitment, and artistic creation.
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Un testo sulla storia dei costumi sessuali, scritto con il rigore della ricerca scientifica e uno stile divulgativo. Per l'epoca in cui venne pubblicato (inizi Novecento) un lavoro molto approfondito e senza pregiudizi, con tematiche molto attuali sui fenomeni sessuali. «Se ciò che ho scritto sarà occasione di scandalo per qualche impudico, costui accusi la sua turpitudine, anzichè le parole di cui fu mestieri servirmi per esprimere il mio pensiero». Sant'Agostino. Jean Fauconney è un medico francese che ha pubblicato, agli inizi del Novecento, vari lavori sui fenomeni sessuali.
Sex customs --- History.
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Il volume contiene le lettere scritte da Scipio Slataper (1888-1915) alle «tre amiche» triestine, Anna Pulitzer, Elody Oblath e Gigetta (Luisa) Carniel, tra l'estate del 1909 e il 3 dicembre 1915, quando egli cadde in combattimento sul Podgora, in vista del tanto amato Carso triestino. In queste lettere, che fungono anche da pagine di diario poiché in Scipio sovente la lettera è un "di sé a sé stesso", si rispecchia un'incandescente vicenda esistenziale ed intellettuale: di amicizia, di amore, di dolore, di ricerca del senso della vita, di impegno culturale e civile, di creazione artistica; mentre le ultime, a Gigetta, testimoniano i pochi mesi di vita al fronte. La cognizione del dolore, e quindi della vita, che gli venne dalla tragica morte di Anna, con cui visse una brevissima storia d'amore, fece riconoscere a Scipio il senso e il valore, e quindi il compito, da dare alla propria esistenza: amare gli uomini e operare per il loro bene. Una nozione più ampia e inclusiva dell'amore, che trascende quello a due, dall'estate del 1911, ricambiato, per Gigetta, ch'egli sposò nel settembre del 1913, mentre a Elody continuò a legarlo un'amicizia vera e profonda, «provata su tutti i frangenti». This volume presents the letters (approximately 600) that Scipio Slataper wrote between late 1909 and December 1915 to his "three friends" from Trieste, Anna Pulitzer, Gigetta (Luisa) Carniel, and Elody Oblath. These letters bring to light complex existential and intellectual storylines: of friendship, love, and pain, of the search of the purpose of life, cultural commitment, and artistic creation.
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Un testo sulla storia dei costumi sessuali, scritto con il rigore della ricerca scientifica e uno stile divulgativo. Per l'epoca in cui venne pubblicato (inizi Novecento) un lavoro molto approfondito e senza pregiudizi, con tematiche molto attuali sui fenomeni sessuali. «Se ciò che ho scritto sarà occasione di scandalo per qualche impudico, costui accusi la sua turpitudine, anzichè le parole di cui fu mestieri servirmi per esprimere il mio pensiero». Sant'Agostino. Jean Fauconney è un medico francese che ha pubblicato, agli inizi del Novecento, vari lavori sui fenomeni sessuali.
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