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Come muore la gloriosa “Repubblica delle Lettere” del Settecento? In che modo, al confine tra Sette e Ottocento, la comunità dei gens de lettres cede il passo alla frammentazione del sapere e della curiosità intellettuale, alle diverse modalità di scrittura che annunziano l’età moderna? A questa ricerca è dedicato il sesto volume pubblicato dal Centro Studi Interdisciplinare Metamorfosi dei Lumi dell’Università di Torino, che raccoglie il frutto della riflessione collettiva svoltasi nell’ambito del centro durante gli anni accademici 2009 e 2010. Prendendo le mosse dagli sviluppi della filosofia nel corso del Settecento, si focalizza l’attenzione su due aspetti dell’evoluzione culturale del periodo di transizione tra illuminismo e modernità: il rapporto della scienza medica con la letteratura, e il sorgere di una nuova identità dei letterati.
History --- Literature (General) --- Repubblica delle lettere --- scrittura --- età moderna --- République des littératures --- écriture --- âge moderne --- Republic of literatures --- writing --- modern age
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Converting and disciplining, these are the two key words of the book.Starting with the Lutheran Reformation, the Church of Rome realised the need both to defend itself against its enemies, old and new, external and internal, and to 'Christianise' its own faithful, to put in order the numerous contradictions that existed between doctrinal prescriptions and the concrete religious experience of the faithful. The instruments used were many, from confraternities to missionaries, inquisitors, the rediscovery of the first martyrs and the catacombs. What emerges, from the many sources used in the text, is an unruly Christianity, often unaware even of basic dogmas.Through various case studies, the reader is presented with a religious history of the modern age, and in particular of the 18th century, used as a passepartout to understand the changes in popular mentality at a time when the Church was gradually forced to redesign its role in society. Convertire e disciplinare, queste le due parole chiave del volume. A partire dalla Riforma luterana la Chiesa di Roma si rese conto della necessità sia di difendersi dai suoi nemici, vecchi e nuovi, esterni e interni, sia di dover “cristianizzare” i suoi stessi fedeli, di mettere ordine alle numerose contraddizioni esistenti tra prescritto dottrinale e vissuto religioso concreto dei fedeli. Gli strumenti usati furono molteplici, dalle confraternite ai missionari, agli inquisitori, alla riscoperta dei primi martiri e delle catacombe. Emerge, dalle molte fonti utilizzate nel testo, una cristianità sregolata e spesso inconsapevole perfino dei dogmi basilari.Attraverso vari casi di studio viene presentata al lettore una storia religiosa dell’età moderna, e in particolare del Settecento, utilizzata come passepartout per comprendere i cambiamenti della mentalità popolare in un’epoca in cui la Chiesa fu via via costretta a ridisegnare il proprio ruolo nella società.
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Converting and disciplining, these are the two key words of the book.Starting with the Lutheran Reformation, the Church of Rome realised the need both to defend itself against its enemies, old and new, external and internal, and to 'Christianise' its own faithful, to put in order the numerous contradictions that existed between doctrinal prescriptions and the concrete religious experience of the faithful. The instruments used were many, from confraternities to missionaries, inquisitors, the rediscovery of the first martyrs and the catacombs. What emerges, from the many sources used in the text, is an unruly Christianity, often unaware even of basic dogmas.Through various case studies, the reader is presented with a religious history of the modern age, and in particular of the 18th century, used as a passepartout to understand the changes in popular mentality at a time when the Church was gradually forced to redesign its role in society. Convertire e disciplinare, queste le due parole chiave del volume. A partire dalla Riforma luterana la Chiesa di Roma si rese conto della necessità sia di difendersi dai suoi nemici, vecchi e nuovi, esterni e interni, sia di dover “cristianizzare” i suoi stessi fedeli, di mettere ordine alle numerose contraddizioni esistenti tra prescritto dottrinale e vissuto religioso concreto dei fedeli. Gli strumenti usati furono molteplici, dalle confraternite ai missionari, agli inquisitori, alla riscoperta dei primi martiri e delle catacombe. Emerge, dalle molte fonti utilizzate nel testo, una cristianità sregolata e spesso inconsapevole perfino dei dogmi basilari.Attraverso vari casi di studio viene presentata al lettore una storia religiosa dell’età moderna, e in particolare del Settecento, utilizzata come passepartout per comprendere i cambiamenti della mentalità popolare in un’epoca in cui la Chiesa fu via via costretta a ridisegnare il proprio ruolo nella società.
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