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Sociology of minorities --- Migration. Refugees --- North Africa
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Muslims --- Muslims. --- Africa, North --- North Africa. --- History --- Mohammedans --- Moors (People) --- Moslems --- Muhammadans --- Musalmans --- Mussalmans --- Mussulmans --- Mussulmen --- Religious adherents --- Islam --- Barbary States --- Maghreb --- Maghrib --- North Africa
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Charles --- Charles --- To 1535. --- Africa, North --- North Africa. --- Tunisia --- Tunisia. --- History --- History
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North Africans --- Migratie (demografie) --- MIGRATION. --- IMMIGRATION POLICY. --- EMIGRATION. --- NORTH AFRICA. --- CONFERENCES. --- Migration. --- Africa, North --- Europe --- Nordafrika. --- Bari <1995> --- Emigration and immigration --- Emigration and immigration
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Donatists --- Church history --- Religion --- Philosophy & Religion --- Christianity --- Ecclesiastical history --- History, Church --- History, Ecclesiastical --- History --- Christian heresies --- Africa, North --- Church history. --- Barbary States --- Maghreb --- Maghrib --- North Africa --- Storia --- Cristianesimo --- Conlatio cartaginese --- studi storici
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Architecture, Ancient --- Excavations (Archaeology) --- Architecture antique --- Fouilles (Archéologie) --- Architecture, Classical --- Architecture, Minoan --- Architecture, Roman --- Roman architecture --- Minoan architecture --- Classical architecture --- Classical antiquities --- Sicily (Italy) --- Crete (Greece) --- Africa, North --- Barbary States --- Maghreb --- Maghrib --- North Africa --- Antiquities. --- Antiquities, Roman.
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Theodor Mommsen aveva ventisette anni nel 1844, quando giunse la prima volta in Italia, dando inizio alla straordinaria avventura epigrafica che l’avrebbe condotto a pubblicare le Inscriptiones Regni Neapolitani Latinae (1852) e quindi alla progettazione del Corpus Inscriptionum Latinarum. Marie-René de La Blanchère (Tours, 17 febbraio 1853 - Parigi, 30 maggio 1896) ne aveva ventisei nel ’79, al momento dell’arrivo presso la neonata École française de Rome con l’obiettivo di indagare le antichità della regione pontina: iniziava allora una contrastata (e per certi versi drammatica) vicenda di vita e di ricerca, il cui principale frutto resta il “saggio di storia locale” su Terracine (1884), preceduto e seguito da importanti contributi sul Latium adiectum e l’Africa romana; nel 1885 l’Autore si sarebbe trasferito in Tunisia, dove divenne protagonista della vasta opera di studio e salvaguardia delle antichità locali, culminata nella fondazione del Museo del Bardo. Questo libro raccoglie gli atti del convegno internazionale Dalle terre pontine all’Africa romana: Marie-René de La Blanchère, archeologo, epigrafista, orientalista (San Felice Circeo, 3-4 giugno 2016), organizzato dall’École francaise de Rome e dal Comune di San Felice Circeo (LT) in sinergia con la Soprintendenza archeologica del Lazio Meridionale, con “Sapienza” Università di Roma e l’Università della Tuscia di Viterbo. Nel ripercorrere le tappe della carriera scientifica di La Blanchère, il volume – arricchito dalla prima bibliografia sistematica degli scritti dell’Autore – affronta alcuni momenti chiave della politica culturale della Francia di fine Ottocento, sullo sfondo della virtuosa competizione tra le istituzioni archeologiche europee in Italia, soffermandosi in particolare sulle tappe della ‘scoperta’ delle antichità del Lazio meridionale, negli anni in cui si compiva la titanica impresa dei volumi IX e X del CIL (1883).
La Blanchère, M.-R. de, - 1853-1896 --- Antiquités romaines --- La Blanchère, M.-R. de, --- Africa, North --- Pontine Marshes (Italy) --- Pontine, Plaine (Italie) --- Antiquities, Roman. --- Archaeology --- History --- archeologia --- Antichità --- Maghreb --- Africa del Nord --- Terracina --- North Africa. --- Antiquities, Roman --- De La Blanchère, M.-R., --- Coudray La Blanchère, René Marie du, --- La Blanchère, René Marie du Coudray, --- La Blanchère, R. du Coudray --- La Blanchère, René du Coudray, --- Blanchère, R. du Coudray La --- Du Coudray La Blanchère, R. --- La Blanchère, Marie-René de, --- De La Blanchère, Marie-René, --- Barbary States --- Maghrib --- North Africa
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Romans --- Romains --- Congresses. --- Congrès --- Africa, North --- Afrique du Nord --- Antiquities --- Congresses --- Civilization --- Roman influences --- Antiquités --- Civilisation --- Influence romaine --- Ethnology --- Italic peoples --- Latini (Italic people) --- History --- Barbary States --- Maghreb --- Maghrib --- North Africa --- Antiquities, Roman --- Conferences - Meetings --- Rome ancienne --- --Afrique du Nord --- --Historiographie --- --Romans --- Congrès --- Antiquités --- Historiographie
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Questo tredicesimo volume della serie dell'Africa romana, stampato per iniziativa del Dipartimento di Storia e del Centro di studi interdisciplinari sulle province romane dell'Università degli Studi di Sassari e dell'Institut National du Patrimoine di Tunisi, contiene i testi delle comunicazioni presentate a Djerba tra il 10 ed il 13 dicembre 1998, in occasione del Convegno internazionale promosso sotto gli auspici dell'Association Internationale d'Épigraphie Grecque et Latine, dedicato al tema Geografi, viaggiatori, militari nel Maghreb: alle origini dell'archeologia nel Nord Africa. Ad esso hanno partecipato oltre 250 studiosi, provenienti da 12 paesi europei ed extra-europei, che hanno presentato più di 170 comunicazioni. Una sessione è stata dedicata alle nuove scoperte epigrafiche ed un'altra alle relazioni tra il Nord Africa e le altre province; in parallelo si sono svolte alcune mostre fotografiche. Il congresso, che si è svolto con il patrocinio del Ministro degli Affari Esteri, è stato inaugurato dal Ministro della cultura Abdelbaki Hermassi e dall'Ambasciatore italiano Armando Sanguini e concluso dal Ministro dell'Insegnamento superiore Dali Jazi. L'opera, curata da Mustapha Khanoussi, Paola Ruggeri e Cinzia Vismara, segna un ulteriore ampliamento geografico verso la penisola iberica e verso l'Africa centrale ed un'apertura cronologica più ampia verso l'età pre-romana e la tarda antichità, tra permanenze, continuità e rotture medioevali, con una varietà di temi che certamente non potrà non sorprendere il lettore. Un capitolo è stato dedicato all'isola di Djerba - l'antica insula Meninx, tra la Grande e la Piccola Sirte - luogo-simbolo che conosce oggi uno straordinario sviluppo turistico ma insieme rigogliosa terra tropicale, isola della memoria che i naviganti di ogni tempo hanno raggiunto e descritto con curiosità e con simpatia. «Forse era giunto veramente il tempo di guardare a distanza il problema della nascita dell'archeologia - scrive Attilio Mastino nelle Conclusioni - e di studiare la storia delle scoperte archeologiche nel Maghreb, evidenziando errori, forzature e strumentalizzazioni del passato ma anche recuperando le figure di quei grandi maestri, europei ed arabi, pionieri che hanno lasciato testimonianze sincere di curiosità, di passioni, di interessi, che andavano inserite nel clima storico che essi hanno vissuto, spesso in periodi di guerre sanguinose, senza nulla dimenticare di un passato che comunque continua ad avere un suo significato per ciascuno di noi: il tema investe aspetti politici importanti e chiama in causa innanzi tutto i rapporti tra Europa e paesi arabi». Come scrive Noël Duval nella Presentazione, il Convegno internazionale svoltosi a Djerba con un rilevante numero di relazioni e di comunicazioni documenta «les progrès effectués, non seulement dans la connaissance des hommes et des travaux du passé, mais aussi dans l'interprétation» e consente di superare giudizi spesso superficiali e troppo sommari ed anacronistici su archeologia e colonizzazione militare: «d'autres échos des débats de Jerba sur le même sujet montrent cependant que cette recherche difficile du recul nécessaire doit continuer. Il est certes assez facile de dresser (grâce d'ailleurs aux relevés scrupuleux de l'époque) la liste des destructions dues à la colonisation et à l'utilisation des ruines ou des pierres pour l'infrastucture et les fortifications. Mais quel pays riche en vestiges antiques ne pourrait pas établir des listes semblables pour des périodes plus récentes où les circonstances étaient, toutes proportions gardées, analogues mais les institutions patrimoniales, biens établies ou mieux averties'».
Romans --- History --- Africa, North --- Antiquities, Roman --- 939.7 --- History Ancient world North Africa --- Romans - Africa, North - History - Congresses --- Africa, North - History - Congresses --- Africa, North - Antiquities, Roman - Congresses --- Archéologie --- Inscriptions --- Géographie rurale --- Afrique (province romaine) --- Afrique du Nord --- Antiquité --- Jusqu'à 647
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Romans --- History --- Africa, North --- Antiquities, Roman --- 937.06 --- 939.7 --- History Ancient world Italy 31 B.C. - 476 A.D. --- History Ancient world North Africa --- History Ancient world Italy 31 B.C. - 476 A.D --- Romans - Africa, North - History - Congresses --- Africa, North - History - Congresses --- Africa, North - Antiquities, Roman - Congresses --- Archéologie --- Inscriptions --- Histoire économique --- Afrique du Nord --- Rome --- Antiquité --- Jusqu'à 647 --- Provinces
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